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L’obedience in pillole

COS’E’ L’OBEDIENCE

L’origine dell’obedience risale agli anni 50 negli Stati Uniti per poi approdare in Europa. L’esigenza fu quella di non soffermarsi a valutare i caratteri morfologici ma anche caratteristiche psicologiche quali socialità, docilità, tempra e temperamento.
Furono, quindi, pensati esercizi sempre più specifici e organizzate delle competizioni a livello nazionale e internazionale.
La docilità è la caratteristica base per questa disciplina, si intende quindi la capacità del cane di riconoscere nell’uomo il suo punto di riferimento, il suo “conduttore”.

Questa disciplina sportiva richiede velocità e precisione da parte del cane, e ovviamente una grande attenzione di questo verso il compagno umano. Alcuni esercizi sono svolti dal binomio, insieme; altri invece, il cane li esegue a una certa distanza dal conduttore: uno degli esercizi più difficili di questa disciplina è il BOX, proprio perché il cane e uomo sono lontani.

QUALI RAZZE SONO ADATTE?

Non esiste un cane che NON può fare questa disciplina, tutti i cani si possono approcciare a questo tipo di addestramento, ma certamente esistono razze più adatte e altre meno.

In assoluto vince il primo premio il Border collie.
Pressochè perfetto per questa disciplina, in quanto sono cani con un alto temperamento dal quale dipende la reattività nell’esecuzione dell’esercizio: infatti nel cervello del border sono presenti grandi quantità di agenti neurochimici che agiscono sulla reattività e sull’attivazione degli istinti motori.
Sono cani che sopportano molto bene le ripetizioni, anche se in realtà ne hanno poco bisogno. Prendono estremamente sul serio il loro lavoro, tanto che diventa esso stesso un rinforzo!
Diversi soggetti non apprezzano il contatto fisico durante il lavoro; infatti è suggerito di non utilizzarlo con questi come rinforzo. Caratteristica molto differente rispetto al malinois, il quale  molto probabilmente potrebbe apprezzare tanto il contatto come rinforzo durante il lavoro.

Pastore belga malinois
Sono anche questi cani molto adatti a questo sport, in quanto hanno un predatorio e un temperamento decisamente spiccati il che aiuta a svolgere l’esercizio in velocità. Sono cani molto schematici quindi una volta appreso un esercizio restano molto affidabili nello svolgerlo, a differenza del border che potrebbe essere decisamente più fantasioso!
Attenzione però alla possessività di questi cani perché potrebbe generare dei conflitti, spesso è necessario un rapporto di leadership e controllo per limitare la loro dominanza.

Anche alcuni retriver possono essere adatti a questo tipo di addestramento: in quanto il labrador o il golden sono cani molto solari con un’energia inesauribile! La loro motivazione sul gioco e sul cibo è altissima e apprezzano molto il contatto e il rinforzo sociale.
Hanno però bisogno di un allenamento costante e numerose ripetizioni.

GLI ESERCIZI

Esistono esercizi di gruppo come per esempio

  • “terra o il seduto in assenza del conduttore”, dove al cane viene richiesto di rimanere fermo in presenza di altri cani nella medesima posizione.

Per quanto riguarda gli esercizi individuali essi sono diversi:

  • “condotta”, dove è previsto che il cane cammini al fianco del conduttore e si muova con lui come fossero una cosa sola; ciò può avvenire con o senza guinzaglio, con variazioni di velocità e cambiamenti di direzione.
  • “fermi durante la marcia”, un altro esercizio da eseguire insieme. E’ richiesto che durante la condotta il conduttore ordini al cane di fermarsi in una determinata posizione per allontanarsi da questo e poi ritornare al suo fianco senza che il cane si muova.
  • “richiamo con fermi”, è un esercizio di ricongiungimento: può essere semplice o con alcune fermate al suo interno. Ciò implica che il cane non perda di velocità durante il richiamo ma che non appena il conduttore lo ordina, il cane si fermi in una determinata posizione.
  • “box”, è un esercizio di allontanamento, che prevede un invio al cono e successivamente l’invio del cane in un box delimitato agli angoli da 4 coni più piccoli.
  • “discriminazione”, è un esercizio di odorato. Il conduttore deve toccare un legnetto da consegnare allo stewart, il quale deve posizionarlo in mezzo ad altri legnetti privi dell’odore del padrone; a questo punto il cane viene inviato dal conduttore ad andare a cercare e riportare il legnetto giusto (quello toccato da questo).
  • “riporto”, il cane deve eseguire il riporto in piano di un oggetto o saltando un ostacolo.
  • “direttivo”, l’esercizio prevede il posizionamento di tre riportelli a una certa distanza sulla stessa linea, il conduttore invia il cane a una coppetta per poi, su comando andare a prendere uno dei tre riporti posizionati dallo stewart.
  • “controlli a distanza”, il cane deve eseguire delle posizioni a una certa distanza dal conduttore, quali: seduto, terra e in piedi in ordine sempre diverso.

La difficoltà di tali esercizi è crescente, infatti l’obedience è diviso in categorie: pre-debuttanti, debuttanti, classe1, classe2 e classe3.  Le gare sono a tutti i livelli, fino ai campionati mondiali.

E’ indubbiamente uno sport impegnativo con un alto coinvolgimento mentale, i cani dovranno essere allenati alla tenacia e dovranno quindi mantenere la concentrazione per tempi sempre maggiori.

curiosità:

quest’anno il 18-19-20-21 giugno si sono svolti i mondiali di Obedience a Torino.